Barometro dei trasporti di TimoCom: sempre meno mezzi di trasporto disponibili
La quota di carichi in Europa continua a essere di gran lunga superiore alla media
Erkrath, 15.1.2018 - I mezzi di trasporto disponibili in Europa sono sempre più scarsi, come messo in luce dal Barometro dei trasporti di TimoCom. Nel quarto trimestre del 2017, la piattaforma di trasporto più grande in Europa presentava un rapporto di 71 ordini di trasporto (carichi) rispetto alle sole 29 offerte di mezzi.
Per l'intero 2017, il Barometro dei trasporti di TimoCom ha segnato un rapporto medio carichi-mezzi di 70:30 in Europa. Il livello record di carichi, pari al 78 per cento, è stato segnato a settembre. Ciò significa che, a un continuo incremento del numero di merci che devono essere trasportate da un punto all'altro, si contrappone una riduzione della disponibilità di mezzi di trasporto.
"Le tendenze di consumo sul mercato europeo dei trasporti sono cambiate in maniera tangibile nell'arco di pochissimo tempo. Là dove i committenti prima cercavano i propri partner di trasporto, oggi i trasportatori selezionano in tempo reale i carichi adatti alle loro disponibilità. La ricerca ha subito un evidente cambio di direzione", spiega il Company Spokesman di TimoCom Gunnar Gburek, osservando il rapporto eterogeneo tra le due quantità nel 2017.
Nello stesso periodo dell'anno precedente, le tendenze di ricerca riscontrabili dal rapporto carichi-mezzi sul mercato europeo dei trasporti erano nettamente più equilibrate. Con un rapporto di 53:47, nel quarto trimestre del 2016 il Barometro dei trasporti di TimoCom presentava un surplus di carichi contenuto.
Quali sono i motivi alla base di questo andamento?
La congiuntura continua a essere favorevole. L'economia tedesca è in forte crescita. Per il quarto trimestre del 2017, il barometro congiunturale dell'Istituto tedesco per la ricerca economica (DIW Berlin) mette in evidenza una crescita del PIL superiore alla media, con un valore di 109,4 punti. Le conseguenze? Aumenta notevolmente la quantità di trasporti.
Continua a diminuire il numero di autisti professionisti. In Germania, secondo l'Associazione tedesca per le spedizioni e la logistica (DSLV), attualmente mancano minimo 45.000 conducenti di mezzi pesanti ed è in calo il numero di persone interessate a svolgere questa professione. Anche a distanza di anni, il fatto che l'esercito tedesco non sia più l'ente principale responsabile per la formazione dei conducenti, continua ad avere un impatto tangibile sul settore dei trasporti, contribuendo alla scarsa disponibilità di mezzi di trasporto.
Il nuovo regolamento sulle ore di riposo settimanali. Dalla metà dello scorso anno, anche in Germania, gli autisti non sono più autorizzati a trascorrere le ore di riposo settimanali all'interno del proprio veicolo, ma devono farlo in un luogo diverso, dotato delle strutture adeguate per dormire, rubando così tempo prezioso e riducendo la quantità di spazi di carico disponibili.
Gunnar Gburek, però, riconosce come questo andamento abbia anche degli effetti positivi. "È un buon periodo per i vettori; questa professione godrà nuovamente di maggiore considerazione e si assisterà a un aumento dei salari. La figura dell'autista professionista verrà di nuovo considerata per quello che è veramente: un partner indispensabile in una catena di distribuzione che garantisce il benessere e lo sviluppo dell'economia".
Oggi, le imprese di trasporto indipendenti hanno già la possibilità di scegliere i propri committenti, assicurandosi così gli incarichi più redditizi. Ne risulterà un nuovo rapporto di forza sul mercato. Gunnar Gburek è convinto che le imprese di trasporto diventeranno indipendenti e inizieranno a offrire autonomamente i propri servizi sul mercato, in modo diretto o attraverso le borse di carichi. Da questo trarrà beneficio l'intero settore: "I trasporti torneranno a essere più interessanti".