novità 21.04.2021
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Avaria della Ever Given nel Canale di Suez: assicurati già ora i veicoli e le superfici di stoccaggio per le prossime settimane

Quali sono le ripercussioni del blocco del Canale di Suez sul trasporto stradale?

Conseguenze dell'incidente Ever Given nel Canale di Suez

Tutti stanno parlando del cosiddetto "effetto farfalla", generato dalla nave portacontainer Ever Given nel momento in cui ha bloccato quella che probabilmente è la rotta commerciale più importante al mondo. A causa del blocco del Canale di Suez, per la seconda volta in un anno, il settore della logistica si trova sotto forti pressioni. Tuttavia questa volta, a differenza della pandemia di Covid-19, il settore del trasporto di merci su strada europeo ha la possibilità di prepararsi alle ripercussioni di tale blocco, che si faranno sentire sul nostro mercato con un certo scarto temporale. Una cosa, però, sembra essere certa: le conseguenze sulle supply chain saranno prolungate e porteranno con sé sfide particolari con cui dovremo confrontarci per qualche mese.

Perciò, è importante che soprattutto i committenti dell'industria e del commercio si preparino per tempo, per  potersi assicurare nel breve termine i trasporti e le superfici di stoccaggio di cui necessitano. È qui che l'offerta completa e flessibile di TIMOCOM può rappresentare la carta vincente.

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Ripercussioni sulla produzione, il commercio e il trasporto di merci su strada

Circa il 13% (19.000 navi) di tutto il commercio mondiale passa attraverso il Canale di Suez. Si tratta di 9,6 miliardi di dollari di merci al giorno, secondo le stime di Bloomberg. Sembra che solo sulla nave Ever Given ci fossero circa 13.800 container, la maggior parte dei quali provenivano dall'Asia, carichi di forniture importanti per la produzione just in time e la lavorazione. Un volume che vale anche per gran parte delle navi rimaste bloccate nel Canale di Suez. Il 90% di tutte le navi portacontainer del mondo, infatti, hanno proprio queste dimensioni, per cui, a buon diritto, presentano la denominazione "Suezmax", secondo le normative internazionali.

Cos'è successo esattamente?

Il 23 marzo 2021, la Ever Given si era incagliata all'estremità meridionale del canale di Suez, causando il blocco di oltre 400 navi lungo la rotta tra il Mar Rosso e il Mediterraneo. Ancora non si ha una stima precisa dei danni di questo blocco. Tuttavia, indipendentemente dal valore effettivo dei danni, si prevedono gravi conseguenze per la logistica in tutta Europea: "A causa della mancanza di container, dei ritardi delle navi e della mancanza di veicoli di trasporto, le principali supply chain stanno subendo pesanti interruzioni, mentre si verifica un aumento dei costi", scrive il quotidiano tedesco Handelsblatt. Holger Lösch, ad della BDI (Associazione federale dell'industria tedesca).

Una classica reazione a catena che va a colpire anche il trasporto di merci su strada in Europa. "Il blocco al Canale avrà un impatto enorme sul mercato interno europeo nelle prossime settimane. La pianificazione del trasporto merci su strada verso l'entroterra, infatti, richiede tempo e disponibilità", spiega Gunnar Gburek, portavoce dell'azienda FreightTech TIMOCOM. "A peggiorare le cose ci pensa la carenza di veicoli, attualmente molto richiesti".

La situazione attuale nei porti europei

Anche se la nave è stata rimossa e la rotta è di nuovo percorribile, le spedizioni richiederanno ancora giorni, con un conseguente caos per l'elevato afflusso di navi in diversi porti europei. Il trasporto navale presenta una certa "viscosità". Sotto l'azione di forze, però, la massa viene schizzata verso l'esterno in modo incontrollato. Al momento, infatti, circa 50 navi al giorno vengono indirizzate attraverso lo stretto canale, ripercuotendosi con irruenza su una situazione già tesa nei porti europei:

La particolare situazione dettata dalla Brexit continua a causare congestioni. La pandemia e le conseguenti restrizioni agli spostamenti per motivi di viaggio e di lavoro hanno ridotto il numero di operatori portuali, incidendo sensibilmente sul comportamento dei consumatori in Europa. Al posto del tempo libero, dei viaggi e di altri servizi, si è investito soprattutto in beni di consumo, provenienti soprattutto dall'Asia. Ormai da mesi, il commercio internazionale via mare viaggia a pieno regime. Non è per niente chiaro dove si trovino esattamente alcuni prodotti, dove e quanti container vuoti sono rimasti bloccati sulla via del ritorno verso l'Asia. Tuttavia, una cosa è chiara: in queste settimane i porti europei stanno gestendo

Cosa ci aspetta nelle prossime settimane

Anche se, nella media internazionale, porti come Amburgo o Rotterdam operano in modo più efficiente, il trasferimento delle merci scaricate e il successivo trasporto su strada saranno messi a dura prova. Si assisterà a un'enorme carenza di risorse, in particolar modo nel trasporto fluviale e ferroviario. Le disponibilità di superfici di stoccaggio e di veicoli per il cosiddetto post-trasporto marittimo sono già limitate. Per questo motivo, per es. la società tedesca di gestione del terminal portuale di Amburgo (HHLA) ha deciso di affittare spazi aggiuntivi per lo stoccaggio delle merci. Si prevede che l'arrivo delle prime navi portacontainer scatenerà una vera e propria battaglia per i camion disponibili e le superfici di stoccaggio disponibili. Il trasporto su strada è già molto richiesto, ma è comunque in grado di reagire con maggiore flessibilità all'aumento della domanda.

 

Avvicinarsi ai porti diventerà un'attività molto lucrativa nelle prossime settimane e potrebbe, tra l'altro, contribuire a un cambio di priorità da parte delle classiche aziende di spedizione. Indipendentemente dal fatto che i prodotti siano bloccati o meno sulla Ever Given: per assicurare la produzione, lo stoccaggio o la consegna delle proprie merci, è necessario puntare sulla massima flessibilità. Poiché i veicoli e le superfici di stoccaggio diventano veri e propri colli di bottiglia, il tempo e la trasparenza diventano i principali fattori di successo.

Come prepararsi al meglio grazie a TIMOCOM

Consigliamo a tutte le aziende di garantire già da subito il funzionamento senza interruzioni delle catene logistiche e di contrastare le carenze di capacità di trasporto e magazzini disponibili. Ti consigliamo, quindi, di sfruttare lo Smart Logistics System per una gestione rapida ed efficiente delle tue richieste di trasporto. Anche in periodi difficili e turbolenti, lo Smart Logistics System ti consente di tenere sempre sotto controllo lo stato delle spedizioni, assegnare ordini nell'arco di pochi minuti, gestirli e fatturarli in tutta comodità, in modo digitale. Bastano pochi passi per godere della massima flessibilità e trovare in ogni momento il trasportatore adatto alle tue esigenze. Inoltre, all'interno del sistema o separatamente tramite la nostra Borsa di carichi, hai accesso a oltre 7.000 superfici di stoccaggio in 46 Paesi europei. Coloro che desiderano continuare a sfruttare i sistemi informatici già in uso, hanno la possibilità di integrare le nostre interfacce nei propri sistemi logistici.

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